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Una delle panchine del Colle dell'Annunziata ad Ascoli Piceno |
Francesco Petrelli
domenica 3 febbraio 2013
ASCOLI/ UDC: “UNESCO, VAL PIÙ LA PRATICA CHE LA GRAMMATICA”
sabato 24 novembre 2012
ASCOLI/ UDC: “ANCORA DEGRADO, MA CASTELLI PENSA ALLA MELONI”
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Sant'Emidio alle Grotte |
(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO,
24 NOV. 2012 – Sarà perché è impegnato a ben posizionarsi alle primarie del Pdl,
ma riguardo a degrado ed incuria il Sindaco di Ascoli sugli occhi ha un intero
prosciuttificio. Per non parlare del lavoro, che lui indicò come priorità già
alla sfiducia del 14 marzo 2009 al suo predecessore e in tutta la campagna
elettorale. Tema che, però, ora gli provoca l’orticaria solo a sentirlo
nominare. In compenso, nonostante oltre 20 anni d’amministrazione e 30 di politica alle spalle, Castelli da
Formattatore adesso vuol spacciarsi come Giovane del Pdl, seguendo la Meloni pur
ammiccando a Storace, non si sa mai che gli elettori si rendano conto che non è
arrivato oggi da Marte”. Ad affermarlo è Francesco Petrelli, vicesegretario
comunale dell’Udc. “Presso la chiesa di Sant'Emidio alle grotte – illustra Petrelli,
sulla base della documentazione raccolta da un’altro dirigente dell’Unione di
Centro, Saverio Di Simone -, dal costone che sovrasta l'ingresso si sono
staccate da giorni importanti masse rocciose, che nessuno si è preoccupato di
far rimuovere. Nemmeno l’antistante associazione Sant’Emidio nel Mondo, cui
l’Arengo, un paio d’anni fa, ha concesso in comodato gratuito l’ex Chiesa di
Sant’Ilario. In Piazza della Viola, invece, c’è l’ennesima opera in travertino
imbrattata da vario tempo nell’indifferenza cronica dell’Amministrazione e di
qualche associazione compiacente recentemente in prima fila alla giornata
anti-degrado. Tra i miracolosi vantaggi alla Città paventati dal Sindaco per lo
spot dell’Orso, c’è finora sicuramente il pavimento sfondato in Piazza
del Popolo, sempre nella più totale indifferenza. Tempo fa davanti alle Fontane
del Pilotti, poi, sorgevano delle pensiline per l'attesa dei bus, che sono state
spostate, perché considerate anti-estetiche: il parcometro e relativo cartello
invece sono stati lasciati lì, per arricchire la visuale! Il turismo è insomma
davvero un punto forte della giunta Castelli. Ancora in piazza del popolo su palazzo dei capitani,
accanto all'ufficio turistico, giace da qualche tempo un "totem multimediale",
pagato da noi contribuenti, che dovrebbe informare su orari dei musei, mostre,
programmi ed iniziative culturali, invece pubblicizza l’operato di Castelli”.
“Sul fronte lavoro – prosegue Petrelli – siamo meravigliati invece perché c’è,
almeno finora, sfuggita l’opportuna pubblicità di un concorso della società a
socio unico del Comune, l’Ascoli Servizi Comunali, che vorrebbe assumere
operatori ecologici. Perché in una Città che sta morendo di disoccupazione a
questa notizia non è stato dato lo stesso eco delle varie “passerelle” di
Sindaco e Giunta?” “Ad ogni buon conto – conclude Petrelli - per chi fosse
interessato al bando, peraltro in scadenza, lo può trovare nel sito del
comune, aprendo la pagina “trasparenza amministrativa”, a sinistra si trova la
consultazione atti amministrativi. Vi sono 2 link, si clicki su Albo Pretorio
dove si apre una pagina con vari documenti con le date di pubblicazione. Si
scorrano i documenti ed alla dato 08.11.2012 c’è 2012 / 3608 ATTO PUBBLICATO DI
ALTRO ENTE 2012 59115 08/11/2012 08/12/2012 dove ciccare per accedere al
bando”.
domenica 11 novembre 2012
ASCOLI/ UDC: “GARAGE VIA CAPPUCCINI, COSA FATTA, TARDI, MA BENE”
L'area dove sorgeranno i garage interrati ed il parcheggio a raso |
venerdì 9 novembre 2012
ASCOLI/ UDC: “SU CITTA’ DELLO SPORT BRUGNI MENTE SAPENDO DI MENTIRE”
(PRESSOFF.INFO)
ASCOLI PICENO, 09 NOV. 2012 – “Se il titolo “tanto atteso” di Città europea
dello Sport 2014 porterà i benefici auspicati dall’Arengo saremo pronti a fare
il “mea culpa”, ma allo stato attuale delle cose l’assessore Brugni, purtroppo,
mente, sapendo di mentire”. Così Francesco Petrelli, vicesegretario comunale
dell’Udc, ribatte all’esponente dell’Arengo. “Innanzitutto – attacca
l’esponente del partito di Casini e Ciccanti - se la cifra inferiore a 2000
mila euro è stata utilizzata solo per ospitare la commissione e per il dossier,
il sindaco Castelli a Bruxelles si è recato a sue spese? In nome della
trasparenza, invece di fare del populismo da bassa macelleria, Brugni si
preoccupi di dettagliarle le spese, sia passate che future, visto che nel conto
intanto deve includere anche i manifesti”. “Nel tentativo goffo di distogliere
l’attenzione sul grave stato di degrado cittadino – spiega Petrelli – Castelli
ed il suo fedele assessore Brugni vorrebbero far passare il titolo di Città
Europea dello Sport, al pari di una selezione per le prossime Olimpiadi.
Per carità, il titolo è sempre una cosa positiva, ma sarebbe giusto relegarlo per quello che è: una sorta di bandiera blu o arancione o poco più. Come funziona? Di Capitale ne è nominata una all'anno, di città varie per i centri sopra i 25mila abitanti e di town varie per quelli sotto i 25mila. Di Brindisi, Latina e Rapallo, altre località che hanno preso il titolo di città, si sapeva già da alcuni giorni prima (si veda sul web), mentre Brugni & company hanno fatto finta che si sapesse solo da Bruxelles... da un aula desolatamente vuota…”. “Riguardo ai ritorni tanto decantati dall’Arengo – ancora Petrelli -, la Comunità Europea nel bilanci del 2014-2019 complessivamente destinerà ai grandi eventi sportivi circa 210 milioni di euro. Tra tutti i progetti presentati si dovrebbe dare qualche punto in più a quelli delle città vincitrici come Capitale, Città o Town Europea dello Sport. Di concreto e realistico però v’è ben poco o comunque niente più che non si possa prendere con una domanda fatta alla Comunità europea per un progetto valido. Siamo certi che quando arriveranno i finanziamenti e le opportunità, che sono stati annunciati in pompa magna, il buon Brugni effettuerà la stessa campagna mediatica per renderveli noti… Noi attendiamo fiduciosi ma nel mentre ci domandiamo perché gettare tanto fumo negli occhi agli Ascolani? Forse per coprire uno stato gravissimo di disoccupazione, dopo che in campagna elettorale si è disegnato un ben altro scenario? Gli Ascolani si stanno rendendo conto da soli su chi li prende realmente in giro e li offende quotidianamente, in particolare di chi lo fa percependo anche un lauto stipendio pubblico che tanti concittadini non hanno purtroppo ormai più”.
Per carità, il titolo è sempre una cosa positiva, ma sarebbe giusto relegarlo per quello che è: una sorta di bandiera blu o arancione o poco più. Come funziona? Di Capitale ne è nominata una all'anno, di città varie per i centri sopra i 25mila abitanti e di town varie per quelli sotto i 25mila. Di Brindisi, Latina e Rapallo, altre località che hanno preso il titolo di città, si sapeva già da alcuni giorni prima (si veda sul web), mentre Brugni & company hanno fatto finta che si sapesse solo da Bruxelles... da un aula desolatamente vuota…”. “Riguardo ai ritorni tanto decantati dall’Arengo – ancora Petrelli -, la Comunità Europea nel bilanci del 2014-2019 complessivamente destinerà ai grandi eventi sportivi circa 210 milioni di euro. Tra tutti i progetti presentati si dovrebbe dare qualche punto in più a quelli delle città vincitrici come Capitale, Città o Town Europea dello Sport. Di concreto e realistico però v’è ben poco o comunque niente più che non si possa prendere con una domanda fatta alla Comunità europea per un progetto valido. Siamo certi che quando arriveranno i finanziamenti e le opportunità, che sono stati annunciati in pompa magna, il buon Brugni effettuerà la stessa campagna mediatica per renderveli noti… Noi attendiamo fiduciosi ma nel mentre ci domandiamo perché gettare tanto fumo negli occhi agli Ascolani? Forse per coprire uno stato gravissimo di disoccupazione, dopo che in campagna elettorale si è disegnato un ben altro scenario? Gli Ascolani si stanno rendendo conto da soli su chi li prende realmente in giro e li offende quotidianamente, in particolare di chi lo fa percependo anche un lauto stipendio pubblico che tanti concittadini non hanno purtroppo ormai più”.
mercoledì 7 novembre 2012
ASCOLI/ UDC: “QUANTO COSTA IL TITOLO DI CITTA’ EUROPEA DELLO SPORT?”
(PRESSOFF.INFO)
ASCOLI PICENO, 08 NOV. 2012 – Quanto è costato e quanto ancora costerà ai cittadini
il “tanto atteso” titolo di Città Europea dello Sport 2014 all’Arengo? A
chiederselo è il vicesegretario comunale dell’Udc, Francesco Petrelli. In
particolare l’esponente dell’Unione di Centro vorrebbe sapere “quanto è costata
la visita di tre giorni della commissione Aces ad Ascoli,
prima della consegna del titolo? Il comune di Pescara, infatti, lo scorso anno per
ottenere lo stesso titolo avrebbe stanziato quasi 120 mila euro, spesi per
cene, cerimonie in pompa magna, alloggi in alberghi di lusso e pubblicità”.
“Siamo certi – prosegue - che ad Ascoli non sia avvenuto altrettanto, ma di
questi tempi con oltre 6000 disoccupati in città, la domanda non poteva non
sorgere spontanea, nonché legittima almeno in nome della trasparenza. Anche
perché risulta che Firenze, lo stesso anno di Pescara, per ottenere lo stesso
titolo di euro ne abbia sborsati poco meno di
2000”.
“Da Pescara - conclude -, inoltre, s’apprende
che dopo
quel titolo da parte della commissione internazionale Aces, per il capoluogo
adriatico non è cambiato nulla. Pescara sarebbe dovuta diventare, secondo le
aspettative, un punto di riferimento per lo svolgimento di manifestazioni
sportive di livello internazionale. L'unico evento di rilievo è quello della
Nazionale di calcio allo stadio Cornacchia. Partita che, dicono, probabilmente,
era comunque in programma, nonostante il titolo”.
domenica 4 novembre 2012
ASCOLI/ UDC A BRUGNI: DOV’È L’ALLEGRA MACCHINA DA GUERRA ANTIWRITERS?
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L'Edicola di Porta Cappuccina ancora imbrattata |
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La Fontana di Piazza Arringo visibilmente lesionata |
(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 04 NOV. 2012 –
“Sull’Ascoli dei writers l’assessore Massimiliano Brugni ha perso l’ennesima
occasione per stare zitto. Invece di cospargersi il capo di cenere e rimboccarsi
una buona volta le maniche, si è dedicato allo sport preferito del suo Sindaco:
predicare benino e razzolare malissimo”. Ad affermarlo è il vicesegretario
comunale dell’Unione di Centro, Francesco Petrelli. “Per carità – spiega
l’esponente dell’Udc – giustissima e legittima è la difesa delle nuove
generazioni ascolane, ma invece d’interrogarsi sui “ritorni” di Ballarò, perché
non s’interroga su come arginare il dilagante degrado cittadino, opera per la
quale è peraltro lautamente stipendiato? Come hanno avuto seguito le
belligeranti dichiarazioni del sindaco sui writers? Che fine ha fatto l’allegra
macchina da guerra anti-writers (riccamente pagata dalla Fondazione Carisap) che
nei sogni dell’Amministrazione avrebbe dovuto ripulire tutti i muri imbrattati?
La convenzione che l’Arengo sottoscrisse nel 2010 per l’impiego della macchina
lavante con l’associazione “L’Ambiente è vita” è ancora in essere? La verità,
purtroppo, è che la situazione del degrado cittadino è assolutamente fuori
controllo. Le discariche abusive lievitano: ultima quella di Via della Filatura.
Le opere d’arte ed architettoniche d’ogni fattezza e valore (l’intero Viale De
Gasperi, il ponte romano Gran caso, la fontana di Piazza Arringo, i giardini
pubblici di Corso Vittorio Emanuele) sono sempre più bersagli inermi sotto il
fuoco delle bombolette dei writers, che Brugni definisce “pochi”. Anche in vie e
piazze particolarmente frequentate gli arredi urbani danneggiati, sporchi e resi
inutilizzabili (Monticelli, l’Asilo di San Domenico) sono lasciati al loro
destino. Evidenti sono le lacune ed i disservizi (come in Via Marcello Federici)
di una differenziata pubblicizzata ai quattro venti dal Sindaco. Per non parlare
di importanti arterie di comunicazione come il Ponte di San Filippo e Giacomo,
dove la sicurezza pubblica è assicurata da anni da transenne posticce, oppure
del disordine e la trascuratezza, che regnano sovrane al Civico Cimitero a Borgo
Solestà”. “Aldilà dai moralismi da Libro Cuore di Brugni – ancora Petrelli -,
quest’Amministrazione sul degrado naviga a vista, costretta a correre stizzita a
destra ed a manca per mettere pezze sulla base di segnalazioni e lamentele dei
cittadini. Da parte dell’Arengo non vi è nemmeno spirito di collaborazione con
chi denuncia, o almeno non lo vi è con chi non rientra nell’esclusivo club degli
amici ed amici degli amici”. “Emblematica – conclude il dirigente del partito di
Pierferdinando Casini ed Amedeo Ciccanti – è la sviolinata di Brugni ad Ascoli
Da Vivere, che indubbiamente ha grandi meriti, ma che non può e non deve
sostituirsi ad un amministrazione deputata e pagata per assolvere a tali
mansioni. Indicativo è il caso del nostro Saverio di Simone che ha segnalato
l’Edicola del Ponte di Porta Cappuccina, recentemente restaurata ed oggi ancora
imbrattata, e si è visto rinfacciare da Ascoli Da Vivere un intervento
acciarpato ad un insegna del lavatoio che dista pochi metri. Della serie “Perché
guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della
trave che è nel tuo occhio?”.
domenica 21 ottobre 2012
ASCOLI/ UDC: “NELLA GIORNATA ANTIDEGRADO SPUNTA NUOVA DISCARICA”
(PRESSOFF.INFO)
ASCOLI PICENO, 21 OTT. 2012 – “Mentre il sindaco di Ascoli, Guido Castelli,
tenta di auto-formattarsi saltando da un salotto televisivo all’altro, il
degrado cittadino si allarga a macchia d’olio: fontane lesionate ed
abbandonate, monumenti ed arredi urbani lasciati al loro triste destino e sempre
più imbrattati dai writers, nonché discariche abusive in aumento”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Udc, Francesco
Petrelli, a fronte di un particolareggiata documentazione fotografica
presentatagli da uno dei più attivi componenti del Comitato comunale del
partito, Saverio Di Simone. “L’ultimo esempio – spiega Petrelli dell’Unione di
Centro – del perché il sindaco Castelli farebbe bene ad occuparsi della sua
Ascoli, anziché pavoneggiarsi in televisione nel lanciare frecciatine
deberlusconizzanti alla sua collega di partito Daniela Santanchè, è la nuova
discarica abusiva rinvenuta in Via della Filatura, nei pressi della
Motorizzazione Civile in Zona Basso Marino. Un sito di oltre 40 metri quadrati
d’immondizie e rifiuti speciali di ogni genere, plastica (che, però, la
Santanchè a In Onda su La7 ha definito non inquinante), scarti edilizi,
carcasse di elettrodomestici, ecc. Questa discarica è solo l’ennesima prova del
motivo per cui la nostra Città ha bisogno di un sindaco che si occupi di essa e
non di uno che continui a millantarsi, non più solo sulle passerelle cittadine
costruite ad arte, ma anche nei vari salotti offertigli dall’Anci, piuttosto
che dal correntina di alcuni sindaci del Pdl, definitasi “L’Italia Chiamò”.
Invece di dedicarsi tanto ad apparire come il “nuovo”, sperando che ci si
dimentichi dei suoi inizi nei primi anni ’80 con l’Msi, col quale ha rivestito
addirittura incarichi nazionali, si preoccupi della fontana di Piazza Arringo
lesionata che perde acqua, oppure della pensilina urbana totalmente imbrattata
in Via delle Primule, delle opere d’arte danneggiate in Viale Alcide De
Gasperi, dove sorge desolatamente abbandonata un altra fontana, la cui stessa
sorte è condivisa peraltro da ancora un altra fontana dei vicini giardini
pubblici? Sono forse impegni poco qualificanti per chi a partire dagli anni ’90 è stato
consigliere comunale ad Offida con l’Msi poi anche a Force, candidato due volte sconfitto
alla presidenza della Provincia,
consigliere provinciale presiedendo la Commissione
Cultura e quella Bilancio, membro del Direttivo del Consorzio per
l'industrializzazione delle Valli del
Tronto, dell'Aso e del Tesino, ben due volte
consigliere regionale diventando pure vicepresidente della Commissione Bilancio
della Regione Marche e segretario dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio
Regionale, nonché relatore del Bilancio e del Piano sanitario? Se ora vuole proiettarsi alla politica nazionale nella speranza che
l’elettorato abbia memoria corta, faccia pure, ma per favore, liberi Ascoli
dalla sua messinscena. Magari gli Ascolani gliene saranno riconoscenti”. “Della
bontà dei nostri interventi – conclude l’esponente del partito di Casini e
Ciccanti – siamo sempre più certi, perché nonostante il Sindaco non ce ne abbia
dato finora mai merito, ogni tanto notiamo che le nostre indicazioni vengono
accolte, come nel caso del parziale risanamento dell’accesso al Ponte del
Diavolo, attiguo al Forte Malatesta, che però ora è desolatamente chiuso ed
inaccessibile a chiunque, turisti inclusi”.
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