sabato 24 novembre 2012

ASCOLI/ UDC: “ANCORA DEGRADO, MA CASTELLI PENSA ALLA MELONI”

Sant'Emidio alle Grotte

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 24 NOV. 2012 – Sarà perché è impegnato a ben posizionarsi alle primarie del Pdl, ma riguardo a degrado ed incuria il Sindaco di Ascoli sugli occhi ha un intero prosciuttificio. Per non parlare del lavoro, che lui indicò come priorità già alla sfiducia del 14 marzo 2009 al suo predecessore e in tutta la campagna elettorale. Tema che, però, ora gli provoca l’orticaria solo a sentirlo nominare. In compenso, nonostante oltre 20 anni d’amministrazione e  30 di politica alle spalle, Castelli da Formattatore adesso vuol spacciarsi come Giovane del Pdl, seguendo la Meloni pur ammiccando a Storace, non si sa mai che gli elettori si rendano conto che non è arrivato oggi da Marte”. Ad affermarlo è Francesco Petrelli, vicesegretario comunale dell’Udc. “Presso la chiesa di Sant'Emidio alle grotte – illustra Petrelli, sulla base della documentazione raccolta da un’altro dirigente dell’Unione di Centro, Saverio Di Simone -, dal costone che sovrasta l'ingresso si sono staccate da giorni importanti masse rocciose, che nessuno si è preoccupato di far rimuovere. Nemmeno l’antistante associazione Sant’Emidio nel Mondo, cui l’Arengo, un paio d’anni fa, ha concesso in comodato gratuito l’ex Chiesa di Sant’Ilario. In Piazza della Viola, invece, c’è l’ennesima opera in travertino imbrattata da vario tempo nell’indifferenza cronica dell’Amministrazione e di qualche associazione compiacente recentemente in prima fila alla giornata anti-degrado. Tra i miracolosi vantaggi alla Città paventati dal Sindaco per lo spot dell’Orso, c’è finora sicuramente il pavimento sfondato in Piazza del Popolo, sempre nella più totale indifferenza. Tempo fa davanti alle Fontane del Pilotti, poi, sorgevano delle pensiline per l'attesa dei bus, che sono state spostate, perché considerate anti-estetiche: il parcometro e relativo cartello invece sono stati lasciati lì, per arricchire la visuale! Il turismo è insomma davvero un punto forte della giunta Castelli. Ancora in piazza del popolo su palazzo dei capitani, accanto all'ufficio turistico, giace da qualche tempo un "totem multimediale", pagato da noi contribuenti, che dovrebbe informare su orari dei musei, mostre, programmi ed iniziative culturali, invece pubblicizza l’operato di Castelli”. “Sul fronte lavoro – prosegue Petrelli – siamo meravigliati invece perché c’è, almeno finora, sfuggita l’opportuna pubblicità di un concorso della società a socio unico del Comune, l’Ascoli Servizi Comunali, che vorrebbe assumere operatori ecologici. Perché in una Città che sta morendo di disoccupazione a questa notizia non è stato dato lo stesso eco delle varie “passerelle” di Sindaco e Giunta?” “Ad ogni buon conto – conclude Petrelli - per chi fosse interessato al bando, peraltro in scadenza, lo può trovare nel sito del comune, aprendo la pagina “trasparenza amministrativa”, a sinistra si trova la consultazione atti amministrativi. Vi sono 2 link, si clicki su Albo Pretorio dove si apre una pagina con vari documenti con le date di pubblicazione. Si scorrano i documenti ed alla dato 08.11.2012 c’è 2012 / 3608 ATTO PUBBLICATO DI ALTRO ENTE 2012 59115 08/11/2012 08/12/2012 dove ciccare per accedere al bando”.

domenica 11 novembre 2012

ASCOLI/ UDC: “GARAGE VIA CAPPUCCINI, COSA FATTA, TARDI, MA BENE”

L'area dove sorgeranno i garage interrati ed il parcheggio a raso
(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 11 NOV. 2012 – “Cosa fatta finalmente bene! Sebbene si siano dovuti attendere 5 lunghi anni, in Via dei Cappuccini nell’immobile comunale della ex Scuola elementare davanti a piazzale Mussini sono iniziati i lavori di riqualificazione. Dobbiamo darne merito all’Amministrazione comunale ed in particolare all’assessore Lattanzi dal quale però ora attendiamo ulteriori interventi”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Udc, Francesco Petrelli, all’unisono con un altro dirigente del partito di Casini e Ciccanti, Saverio Di Simone (nella foto davanti al cantiere). “Più volte all’Amministrazione comunale – sostengono - avevamo chiesto conto di che fine avesse fatto l’annunciata riqualificazione di piazzale Mussini. Era dal marzo 2007 che l’Arengo, con tanto di determinazioni dirigenziali, aveva promesso di occuparsi di quell’area con la realizzazione di posti auto interrati. Solo nel giugno del 2010 era stato approvato il bando di gara a procedura aperta per la vendita in diritto di superficie di garage privati interrati. Nel mezzo, però, c’era stata una campagna elettorale in cui i residenti erano stati riempiti di promesse che tramutate in voti hanno fruttato la conferma di poltrone importanti come quella dell’assessore Lattanzi. Le promesse, sebbene molto tardi, però sono state mantenute da Lattanzi, che in questo ha evidenziato un chiaro distinguo dall’operato di altri suoi colleghi di giunta occupati solo a pavoneggiarsi tra una passerella e l’altra a braccetto del Sindaco”. “I lavori per i 25 garage interrati – aggiungono – stanno procedendo bene e l’aumento di decoro per la zona è già evidente. L’auspicio è che oltre a concludersi nel migliore dei modi la nuova edificazione proceda in tempi stretti anche riguardo alla pavimentazione del piazzale Mussini antistante la Chiesa di San Serafino con la relativa interdizione alla sosta, visto che nel progetto sopra ai garage interrati sorgeranno posti auto pubblici. Un intervento sicuramente però lo necessitano anche i giardini pubblici affianco al piazzale Mussini in crescente stato di degrado. La vera ciliegina della torta però Lattanzi la metterebbe se rispolvererebbe il progetto dello scomparso assessore Angelini di cui prese il posto in corso di consiliatura: la pensilina sul Tronto in via San Serafino all’altezza dei civici numeri 8-16. Si tratta di un opera che Angelini pur avendo fatto inserire a bilancio non riuscì a realizzare, ma che oggi avrebbe una grande importanza sia per migliorare la sede stradale e creare nuovi posti auto, sia per consentire ai turisti l’unica veduta completa sullo straordinario paesaggio di “Rrete li Mierghe”. Quest’opera permetterebbe anche di dotare finalmente di marciapiedi la stretta e pericolosa Via San Serafino nel tratto costeggiante in particolare il muro del Convento dei Cappuccini”. “Siamo fiduciosi – concludono Petrelli e Di Simone – che l’assessore Lattanzi entro questa consiliatura vorrà sia completare al meglio i lavori iniziati, sia porre qualcosa di più delle basi per la pensilina. Di certo i residenti del suo Quartiere e gli Ascolani tutti gliene saranno grati, noi per primi”.

venerdì 9 novembre 2012

ASCOLI/ UDC: “SU CITTA’ DELLO SPORT BRUGNI MENTE SAPENDO DI MENTIRE”

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 09 NOV. 2012 – “Se il titolo “tanto atteso” di Città europea dello Sport 2014 porterà i benefici auspicati dall’Arengo saremo pronti a fare il “mea culpa”, ma allo stato attuale delle cose l’assessore Brugni, purtroppo, mente, sapendo di mentire”. Così Francesco Petrelli, vicesegretario comunale dell’Udc, ribatte all’esponente dell’Arengo. “Innanzitutto – attacca l’esponente del partito di Casini e Ciccanti - se la cifra inferiore a 2000 mila euro è stata utilizzata solo per ospitare la commissione e per il dossier, il sindaco Castelli a Bruxelles si è recato a sue spese? In nome della trasparenza, invece di fare del populismo da bassa macelleria, Brugni si preoccupi di dettagliarle le spese, sia passate che future, visto che nel conto intanto deve includere anche i manifesti”. “Nel tentativo goffo di distogliere l’attenzione sul grave stato di degrado cittadino – spiega Petrelli – Castelli ed il suo fedele assessore Brugni vorrebbero far passare il titolo di Città Europea dello Sport, al pari di una selezione per le prossime Olimpiadi.
Per carità, il titolo è sempre una cosa positiva, ma sarebbe giusto relegarlo per quello che è: una sorta di bandiera blu o arancione o poco più. Come funziona? Di Capitale ne è nominata una all'anno, di città varie per i centri sopra i 25mila abitanti e di town varie per quelli sotto i 25mila. Di Brindisi, Latina e Rapallo, altre località che hanno preso il titolo di città, si sapeva già da alcuni giorni prima (si veda sul web), mentre Brugni & company hanno fatto finta che si sapesse solo da Bruxelles... da un aula desolatamente vuota…”.
“Riguardo ai ritorni tanto decantati dall’Arengo – ancora Petrelli -, la Comunità Europea nel bilanci del 2014-2019 complessivamente destinerà ai grandi eventi sportivi circa 210 milioni di euro. Tra tutti i progetti presentati si dovrebbe dare qualche punto in più a quelli delle città vincitrici come Capitale, Città o Town Europea dello Sport. Di concreto e realistico però v’è ben poco o comunque niente più che non si possa prendere con una domanda fatta alla Comunità europea per un progetto valido. Siamo certi che quando arriveranno i finanziamenti e le opportunità, che sono stati annunciati in pompa magna, il buon Brugni effettuerà la stessa campagna mediatica per renderveli noti… Noi attendiamo fiduciosi ma nel mentre ci domandiamo perché gettare tanto fumo negli occhi agli Ascolani? Forse per coprire uno stato gravissimo di disoccupazione, dopo che in campagna elettorale si è disegnato un ben altro scenario? Gli Ascolani si stanno rendendo conto da soli su chi li prende realmente in giro e li offende quotidianamente, in particolare di chi lo fa percependo anche un lauto stipendio pubblico che tanti concittadini non hanno purtroppo ormai più”.

mercoledì 7 novembre 2012

ASCOLI/ UDC: “QUANTO COSTA IL TITOLO DI CITTA’ EUROPEA DELLO SPORT?”


(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 08 NOV. 2012 – Quanto è costato e quanto ancora costerà ai cittadini il “tanto atteso” titolo di Città Europea dello Sport 2014 all’Arengo? A chiederselo è il vicesegretario comunale dell’Udc, Francesco Petrelli. In particolare l’esponente dell’Unione di Centro vorrebbe sapere “quanto è costata la visita di tre giorni della commissione Aces ad Ascoli, prima della consegna del titolo? Il comune di Pescara, infatti, lo scorso anno per ottenere lo stesso titolo avrebbe stanziato quasi 120 mila euro, spesi per cene, cerimonie in pompa magna, alloggi in alberghi di lusso e pubblicità”. “Siamo certi – prosegue - che ad Ascoli non sia avvenuto altrettanto, ma di questi tempi con oltre 6000 disoccupati in città, la domanda non poteva non sorgere spontanea, nonché legittima almeno in nome della trasparenza. Anche perché risulta che Firenze, lo stesso anno di Pescara, per ottenere lo stesso titolo di euro ne abbia sborsati poco meno di 2000”.
“Da Pescara - conclude -, inoltre, s’apprende che dopo quel titolo da parte della commissione internazionale Aces, per il capoluogo adriatico non è cambiato nulla. Pescara sarebbe dovuta diventare, secondo le aspettative, un punto di riferimento per lo svolgimento di manifestazioni sportive di livello internazionale. L'unico evento di rilievo è quello della Nazionale di calcio allo stadio Cornacchia. Partita che, dicono, probabilmente, era comunque in programma, nonostante il titolo”.

domenica 4 novembre 2012

ASCOLI/ UDC A BRUGNI: DOV’È L’ALLEGRA MACCHINA DA GUERRA ANTIWRITERS?



L'Edicola di Porta Cappuccina ancora imbrattata
La Fontana di Piazza Arringo visibilmente lesionata 
(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 04 NOV. 2012 – “Sull’Ascoli dei writers l’assessore Massimiliano Brugni ha perso l’ennesima occasione per stare zitto. Invece di cospargersi il capo di cenere e rimboccarsi una buona volta le maniche, si è dedicato allo sport preferito del suo Sindaco: predicare benino e razzolare malissimo”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Unione di Centro, Francesco Petrelli. “Per carità – spiega l’esponente dell’Udc – giustissima e legittima è la difesa delle nuove generazioni ascolane, ma invece d’interrogarsi sui “ritorni” di Ballarò, perché non s’interroga su come arginare il dilagante degrado cittadino, opera per la quale è peraltro lautamente stipendiato? Come hanno avuto seguito le belligeranti dichiarazioni del sindaco sui writers? Che fine ha fatto l’allegra macchina da guerra anti-writers (riccamente pagata dalla Fondazione Carisap) che nei sogni dell’Amministrazione avrebbe dovuto ripulire tutti i muri imbrattati? La convenzione che l’Arengo sottoscrisse nel 2010 per l’impiego della macchina lavante con l’associazione “L’Ambiente è vita” è ancora in essere? La verità, purtroppo, è che la situazione del degrado cittadino è assolutamente fuori controllo. Le discariche abusive lievitano: ultima quella di Via della Filatura. Le opere d’arte ed architettoniche d’ogni fattezza e valore (l’intero Viale De Gasperi, il ponte romano Gran caso, la fontana di Piazza Arringo, i giardini pubblici di Corso Vittorio Emanuele) sono sempre più bersagli inermi sotto il fuoco delle bombolette dei writers, che Brugni definisce “pochi”. Anche in vie e piazze particolarmente frequentate gli arredi urbani danneggiati, sporchi e resi inutilizzabili (Monticelli, l’Asilo di San Domenico) sono lasciati al loro destino. Evidenti sono le lacune ed i disservizi (come in Via Marcello Federici) di una differenziata pubblicizzata ai quattro venti dal Sindaco. Per non parlare di importanti arterie di comunicazione come il Ponte di San Filippo e Giacomo, dove la sicurezza pubblica è assicurata da anni da transenne posticce, oppure del disordine e la trascuratezza, che regnano sovrane al Civico Cimitero a Borgo Solestà”. “Aldilà dai moralismi da Libro Cuore di Brugni – ancora Petrelli -, quest’Amministrazione sul degrado naviga a vista, costretta a correre stizzita a destra ed a manca per mettere pezze sulla base di segnalazioni e lamentele dei cittadini. Da parte dell’Arengo non vi è nemmeno spirito di collaborazione con chi denuncia, o almeno non lo vi è con chi non rientra nell’esclusivo club degli amici ed amici degli amici”. “Emblematica – conclude il dirigente del partito di Pierferdinando Casini ed Amedeo Ciccanti – è la sviolinata di Brugni ad Ascoli Da Vivere, che indubbiamente ha grandi meriti, ma che non può e non deve sostituirsi ad un amministrazione deputata e pagata per assolvere a tali mansioni. Indicativo è il caso del nostro Saverio di Simone che ha segnalato l’Edicola del Ponte di Porta Cappuccina, recentemente restaurata ed oggi ancora imbrattata, e si è visto rinfacciare da Ascoli Da Vivere un intervento acciarpato ad un insegna del lavatoio che dista pochi metri. Della serie “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”.

domenica 21 ottobre 2012

ASCOLI/ UDC: “NELLA GIORNATA ANTIDEGRADO SPUNTA NUOVA DISCARICA”

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 21 OTT. 2012 – “Mentre il sindaco di Ascoli, Guido Castelli, tenta di auto-formattarsi saltando da un salotto televisivo all’altro, il degrado cittadino si allarga a macchia d’olio: fontane lesionate ed abbandonate, monumenti ed arredi urbani lasciati al loro triste destino e sempre più imbrattati dai writers, nonché discariche abusive in aumento”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Udc, Francesco Petrelli, a fronte di un particolareggiata documentazione fotografica presentatagli da uno dei più attivi componenti del Comitato comunale del partito, Saverio Di Simone. “L’ultimo esempio – spiega Petrelli dell’Unione di Centro – del perché il sindaco Castelli farebbe bene ad occuparsi della sua Ascoli, anziché pavoneggiarsi in televisione nel lanciare frecciatine deberlusconizzanti alla sua collega di partito Daniela Santanchè, è la nuova discarica abusiva rinvenuta in Via della Filatura, nei pressi della Motorizzazione Civile in Zona Basso Marino. Un sito di oltre 40 metri quadrati d’immondizie e rifiuti speciali di ogni genere, plastica (che, però, la Santanchè a In Onda su La7 ha definito non inquinante), scarti edilizi, carcasse di elettrodomestici, ecc. Questa discarica è solo l’ennesima prova del motivo per cui la nostra Città ha bisogno di un sindaco che si occupi di essa e non di uno che continui a millantarsi, non più solo sulle passerelle cittadine costruite ad arte, ma anche nei vari salotti offertigli dall’Anci, piuttosto che dal correntina di alcuni sindaci del Pdl, definitasi “L’Italia Chiamò”. Invece di dedicarsi tanto ad apparire come il “nuovo”, sperando che ci si dimentichi dei suoi inizi nei primi anni ’80 con l’Msi, col quale ha rivestito addirittura incarichi nazionali, si preoccupi della fontana di Piazza Arringo lesionata che perde acqua, oppure della pensilina urbana totalmente imbrattata in Via delle Primule, delle opere d’arte danneggiate in Viale Alcide De Gasperi, dove sorge desolatamente abbandonata un altra fontana, la cui stessa sorte è condivisa peraltro da ancora un altra fontana dei vicini giardini pubblici? Sono forse impegni poco qualificanti per chi a partire dagli anni ’90 è stato consigliere comunale ad Offida con l’Msi poi anche a Force, candidato due volte sconfitto alla presidenza della Provincia, consigliere provinciale presiedendo la Commissione Cultura e quella Bilancio, membro del Direttivo del Consorzio per l'industrializzazione delle Valli del Tronto, dell'Aso e del Tesino, ben due volte consigliere regionale diventando pure vicepresidente della Commissione Bilancio della Regione Marche e segretario dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, nonché relatore del Bilancio e del Piano sanitario? Se ora vuole proiettarsi alla politica nazionale nella speranza che l’elettorato abbia memoria corta, faccia pure, ma per favore, liberi Ascoli dalla sua messinscena. Magari gli Ascolani gliene saranno riconoscenti”. “Della bontà dei nostri interventi – conclude l’esponente del partito di Casini e Ciccanti – siamo sempre più certi, perché nonostante il Sindaco non ce ne abbia dato finora mai merito, ogni tanto notiamo che le nostre indicazioni vengono accolte, come nel caso del parziale risanamento dell’accesso al Ponte del Diavolo, attiguo al Forte Malatesta, che però ora è desolatamente chiuso ed inaccessibile a chiunque, turisti inclusi”.

mercoledì 26 settembre 2012

ASCOLI/ UDC: “COME AL SOLITO CASTELLI PREDICA BENINO E RAZZOLA MALE”

Il segnale che indica il ponte romano sommerso dalle sterpaglie

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 26 SET. 2012 – “Come al solito Castelli predica bene e razzola male. Se da una parte fa veri e propri sermoni conto i writer, arrivando, in maniera non proprio istituzionale a definirli, “cretini”, “bastardi” e “bulletti”, dall’altra lascia nell’incuria più totale il ponte romano “Gran Caso” del periodo Augusteo”. Ad affermarlo è il vicesegretario dell’Udc, Francesco Petrelli.
“A segnalarci – spiega Petrelli – l’abbandono e la trascuratezza in cui è lasciato questo ponte romano in località Lu Battente è stato uno dei più attivi dirigenti del nostro partito, Saverio Di Simone. Oltre all’indignazione, per le vergognose condizioni in cui quest’Amministrazione lascia beni architettonici del patrimonio cittadino, grande è stato il risentimento per come questo Sindaco continui a non lesinare sermoni a destra ed a manca per farsi delle propaganda gratuita, senza però svolgere compiutamente il proprio ruolo di primo cittadino. Quel ponte è privo di manutenzione e completamente avvolto dalla vegetazione ormai da tantissimo tempo, senza che quest’Amministrazione, che si permette di spendere 70.000 euro per un evento teoricamente culturale come l’Altra Italia, abbia anche solo sollevato il problema. Se Castelli è tanto “tecnologico” da far scattare una sorta di caccia alle streghe per segnalare “tutte le scritte” vaaliche, per poi organizzare un'azione collettiva di risarcimento danni, cosa dovrebbero fare i cittadini nei suoi confronti per farsi indennizzare dell’abbandono in cui è lasciato il “Gran Caso” e tanti altri beni architettonici e culturali? L’indignazione cresce ancora di più se si pensa che nel 2010, sempre a fini propagandistici, o magari solo per interessi particolari, il sindaco Castelli emanò un rigida ordinanza sulle aree verdi private, anche se poi più volte si fece cogliere in castagna da un verde pubblico a dir poco lasciato a se stesso”.
“Ovviamente – conclude l’esponente dell’Udc – quello che chiediamo è che il Comune ripristini almeno alle condizioni di civiltà il ponte e magari lo renda visitabile dai turisti, senza pensare che quest’ultimi siano tutti solo necessariamente interessati alle dissertazioni di un Vittorio Sgarbi, che le ultime notizie riferiscono essere diventano un simbolo per quelli di Casa Pound”.

domenica 23 settembre 2012

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 23 SET. – “Se il nuovo filone dell’inchiesta su Franco Fiorito, l’ex capogruppo in Regione Lazio del Pdl, verterebbe su una somma totale di denaro pubblico speso in radio e tv di 18.622 euro, cosa dovremmo pensare e fare noi di fronte ad amministratori locali che spendono centinaia di migliaia di euro in giornalini, televisioni, sondaggi e manifestazioni a proprio uso e consumo come se l'informazione dei vati mass media privati locali fosse carente?”. A chiederselo è Francesco Petrelli dell’Udc. “Addirittura – afferma Petrelli – questi amministratori dopo le vicende del Pdl Laziale risulta che avrebbero avuto la faccia tosta di recarsi a Roma a sollevare la questione morale, lamentandosi del verticismo nella gestione locale del partito, spesso guidato da figure calate dall'alto e nominate non certo attraverso criteri meritocratici. Il bello che è che, se non si riferivano ai loro vertici regionali, forse parlavano perfino di loro stessi. Davvero curioso, perché localmente dovrebbero sapere bene che chi non ha condiviso la questione morale del partito lo ha lasciato a volte rinunciando perfino alle poltrone”. “La delusione per questi amministratori – conclude l’esponente dell’Udc –, purtroppo cresce quotidianamente ed è difficile consolarsi pensando che a loro confronto, almeno riguardo alla comunicazione, “Er Batman” di Anagni sembrerebbe un dilettante allo sbaraglio”.

lunedì 13 agosto 2012

“Sindaco restituisca alla Città i 60mila euro di tasca propria per fare una nuova Notte”

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 13 AGO. – “Il provvedimento anti-degrado emesso dal sindaco di Ascoli, pur condivisibile sotto l’aspetto teorico, si è rivelato assolutamente vano sul versante pratico, come dimostrato dalla violenza con la bottiglia di vetro durante la Notte dei Colori. Che si sarebbe trattata di un ordinanza, come in passato altre, tra cui quelle anti-alcol nel 2009 e anti-erbacce nel 2010, per non parlare della “macchina anti-graffiti”, non certamente risolutiva e soprattutto non in grado di incidere rispetto a una serie di problemi diffusi, lo avevamo anticipato lo scorso 29 giugno”. Ad affermarlo è il vicesegretario dell’Udc di Ascoli, Francesco Petrelli. “L’aumento dei fenomeni di degrado e di disordine pubblico – spiega – sembra, a quanto pare, incontrastato. E’ inutile negare che da qualche tempo (vedasi anche nella recente Quintana gli atti definiti delinquenziali dallo stesso Castelli), purtroppo, si sta estendendo un forte scadimento ed un diffuso disordine: situazioni che producono nei cittadini stati di  ansia e di disagio. Ribadiamo che per ridisegnare il futuro di Ascoli sotto il profilo sociale e di vivibilità serve una strategia di largo respiro non dettata solo dagli stati emergenziali, ma piuttosto da una politica più attenta e rigorosa, in grado di contrastare con fermezza le situazioni di disordine pubblico e di pericolo, senza far venir meno l’aspetto della solidarietà. Quando è compromessa l’insicurezza collettiva, peraltro, il senso delle libertà diviene sempre più debole”. Petrelli, poi, affronta il tema della Notte dei Colori: “Il Sindaco, dopo le tante critiche piovutegli addosso, si è discolpato affermando che il Comune, come in passato, non si poteva permettere un contributo per la Notte Bianca di 60 mila euro. Ebbene, euro più, euro meno, si tratta della cifra che il Sindaco ha speso per il predellino del partito del suo “amico” Marcello Veneziani, ovvero “L’Altra Italia”. Caro Castelli, lei che è il “Sindaco di tutti”, come giustifica che per la “Notte di Colori”, che interessava davvero tutti gli Ascolani, non ha speso una cifra, che invece non ha esitato a sborsare per una manifestazione apprezzata solo dai “soliti noti”? Non prenda la scusa dei contributi pubblicitari, perché vorrei vedere qual è quello sponsor, in particolare in questo momento, che ha preferito promuovere un evento a carattere chiaramente politico, anziché uno popolare. In attesa di una sua cordiale risposta non mi resta che rinnovarle l’invito già rivoltole in passato: restituisca di tasca sua alla Città i 60mila euro per il predellino di Veneziani e li destini per una nuova Notte dei Colori degna di questo nome ed onestamente all’altezza dei nostri concittadini”.

giovedì 2 agosto 2012

ASCOLI P./ PETRELLI, UDC: “PARCHEGGI PICENI? MA NON DOVREBBE DIMAGRIRE IL COMUNE”

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 02 AGO. - “In un intervista a Il Resto del Carlino pubblicata il 13 novembre 2011 il sindaco di Ascoli dichiarò: “Parcheggi nostri entro luglio” Sul Corriere Adriatico di oggi si legge, in un articolo dello stesso giornalista che intervistò il sindaco Guido Castelli lo scorso anno, che prima della prossima primavera il nuovo sistema gestionale dei parcheggi non potrà partire. L’impressione, o forse molto di più, è che sulla vicenda dei parcheggi il Sindaco e la sua Giunta navigano a vista nella speranza di approdare ad un fantomatico porto senza sapere né come né quando”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Udc, Francesco Petrelli. “Addirittura il Sindaco - prosegue Petrelli -, pur di vedere realizzato il suo folle disegno, sarebbe pronto a sfinire la sua ciurma imponendogli di remare contro corrente. Ad inizio anno l’attuale Presidente della Provincia e predecessore di Castelli, Piero Celani, di cui il sindaco Castelli si è sempre detto “continuatore”, sostenne la bontà di “eliminare quel 50% di enti intermedi, con consigli d’amministrazione composti per lo più da nominati”, le cui funzioni potrebbero essere svolte dall’ente stesso. Adesso Castelli (sostenuto sostanzialmente dalla stessa maggioranza che tiene a galla Celani, con tanto di assessori dall’una e l’altra parte col doppio incarico da consiglieri), vorrebbe ampliare il parco societario dell’Arengo. Non sarebbe meglio promuovere una cooperativa di disoccupati? Dopo le tante promesse sul lavoro sarebbe un atto concreto”. “Nei giorni scorsi, poi - conclude l’esponente dell’Udc -, qualora a Castelli fosse strategicamente sfuggito, anche il segretario nazionale del suo partito, il Pdl, ha sentenziato che: “A dimagrire deve essere lo Stato”. Il sindaco di Ascoli, insomma, oltre a remare contro corrente, rischia anche di fare orecchie da mercante. Peccato che i compratori (gli Ascolani con sempre meno soldi in tasca) diminuiscono giorno per giorno. Sempre più, ovviamente, sono quelli che, aldilà degli inganni delle parti, s’augurano la cacciata dal tempio di questo mercante controcorrente”.

domenica 29 luglio 2012

ASCOLI P./ PETRELLI, UDC: “L’ALTRA ITALIA? UN PREDELLINO PER VENEZIANI A SPESE DEI CITTADINI”

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 30 LUG. - “Ma quale festival a costo zero? L’Altra Italia è stata campagna elettorale a spese dei cittadini Ascolani. Veneziani, Sgarbi, Magdi Allam ed anche Buttafuoco, sono tutti personaggi che hanno comunque trascorsi e presenti politici anche importanti, per non dire imbarazzanti, e le loro velleità riguardo al futuro sembrano tutt’altro che sopite. Ovviamente nessuna pregiudiziale abbiamo nei confronti delle ambizioni politiche di costoro, ma ci sembra assolutamente inopportuno che il Sindaco di Ascoli abbia spesato i loro comizi e le loro assemblee con denaro pubblico. Ben sessantamila euro sottratti al lavoro, la famiglia ed i giovani, parole di cui troppo spesso questo Sindaco si riempie la bocca senza passare evidentemente in concreto ai fatti. Per onestà verso i suoi cittadini presi letteralmente per i fondelli, questi 60mila euro il Sindaco li dovrebbe restituire di tasca propria alla Città. Se poi volesse farla completa dovrebbe anche scusarsi con l’organizzazione di Popsophia a Civitanova Marche, con cui anche solo pensare un confronto, aldilà dei campanilismi territoriali, tanto cari al Sindaco, è quantomeno spinoso”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Unione di Centro, Francesco Petrelli. “La conferma dell’astuta operazione condotta da primo cittadino di Ascoli – spiega Petrelli -, di far passare una vera e propria anteprima di campagna elettorale, per un festival, giustamente definito dalla Bellini del Pd, “ad uso e consumo dell’ansia di visibilità mediatica del sindaco”, si è avuta ieri dalle pagine de “Il Fatto Quotidiano”. In un articolo in cui si riferiva che all’approssimarsi del “grande botto finale della Seconda Repubblica della Casta e dello Spread, la moltiplicazione dei partiti e dei movimenti avanza a ritmo serratissimo”, “la prima assemblea” dell’Itaca (“la destra che non c’è e aspetta Ulisse”) di Veneziani “si è tenuta ad Ascoli Piceno ed ha avuto l’adesione di Pietrangelo Buttafuoco”. “Stesso discorso – prosegue Petrelli - vale per Sgarbi e Magdi Allam. Il primo, sempre assessore o sindaco di qualcosa, ora ossessionato dal dover diventare l’anti-Grillo per conto di Belrusconi, che ha fondato il PdR, il Partito della Rivoluzione. L’altro, come Sgarbi, dal 2011 ha un partito tutto suo che spara sulla Casta pur essendo lui un euro-parlamentare che nell’aprile del 2011 sulla prima pagina del Giornale, pregò sommessamente Berlusconi di farlo diventare ministro dell’Integrazione, un dicastero nuovo di zecca. Buttafuoco, scrittore e giornalista, cresciuto da irregolare tra le file del Movimento sociale e che a fine 2010 definì il sindaco di Roma, Alemanno (peraltro risaputa musa ispiratrice di Castelli): “Una vergogna di Sindaco, un fighetto che lavora solo per la sua setta , invece, in politica sembrerebbe voler debuttare propria dopo i “fasti” de L’Altra Italia”. “Caro Sindaco – conclude l’esponente dell’Udc – qui ad essere serviti, piuttosto che le cassandre ed i profeti di sventura, sono stati i cittadini Ascolani, a cominciare dai padri e madri di famiglia disoccupati e da quegli sponsor che, forse, nell’elargirle 45mila euro non pensavano esattamente finissero investiti in un predellino per Veneziani”.

giovedì 19 luglio 2012

"LA PANACEA PER TUTTI I MALI DEL SINDACO DI ASCOLI PICENO2

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 19 LUG. – “I prezzi della case stanno scendendo davvero con cali fino al 25% ed indovinate qual è, secondo il sindaco di Ascoli, la panacea per tutti i mali di una città con sempre più disoccupati? Case, case, case ed ancora case dall’ex Villa Rendina a Monterocco, passando per i 700 appartamenti che vorrebbero realizzare all’ex Carbon. Tutto ciò senza considerare quante centinaia di immobili sfitti ed invenduti vi siano sul territorio comunale. Praticamente la medicina miracolosa rischia di esser ancora più letale della malattia. Il sorgere di nuove abitazioni, infatti, come conseguenza immediata avrà quella di una eccessiva svalutazione dell’attuale metro quadrato che impoverirà ulteriormente gli ascolani, che una casa ce la hanno ed anche quelli più giovani che col sudore della fronte stanno cercando di acquisirla pagando a fatica i mutui”. Ad affermarlo è Francesco Petrelli, vicesegretario dell’Udc di Ascoli. “Se a fine 2011 – prosegue Petrelli - il calo dei prezzi medi su base annua si era attestato al 2,3% nei successivi tre mesi il trend ribassista ha subito una brusca accelerazione portando i valori degli immobili al meno 9,28% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In linea (meno 9,7%) anche il calo al mq degli appartamenti. A rivelare questi dati è stata “Crif valutazione Immobili” tra i vari sfoggiati nella "Bussola Mutui", un nuovo osservatorio su base trimestrale elaborato con il broker Mutuisupermarket e che mette in evidenza il trend del mercato dei mutui incrociando i dati con il settore immobiliare. Il dato assume ancora più evidenza, considerato il fatto che è stato calcolato sulle reali perizie effettuate da valutatori professionisti certificati”. “Purtroppo ad Ascoli il calo dei prezzi delle case s’incrocia sia con una crisi lavorativa che non ha precedenti e che sembra essere molto più accentuata che nei territori limitrofi, sia con una collegata crisi demografica come recentemente accertato dal censimento. Per cui se il minor costo delle case potrebbe risultare un incentivo all’acquisto in realtà metterà solo in aggiuntiva difficoltà le imprese che dovranno rinunciare ad introiti importanti con i quali pagare lavoratori e fornitori. Per i pesci più grossi questo potrebbe non essere un problema ma per quelli piccoli con l’acqua alla gola già oggi potrebbe essere la fine. Ad esempio, facendo il conto della serva per gli appartamenti che vorrebbero far sorgere all’ex Carbon, volendo trarci un utile decente, che ripaghi di tutti i costi, bonifica inclusa, si dovrebbe vendere a 3500 euro al mq, quanto ad Ascoli ora il prezzo di immobili simili s’aggira sui 2500. Un calo del 25% apparentemente li renderebbe vendibili, sebbene per pochi, ma sulle spalle di chi ricadrà la perdita che supererà i 60 milioni di euro?” “Il buon amministratore – conclude l’esponente cittadino dell’Unione di Centro - non è quello che guarda alle prossime elezioni, come le strategie messe in atto dall’attuale Amministrazione comunale fanno pensare, bensì quello che pensa alle prossime generazioni. Invece di mettere la testa sotto la sabbia davanti a certe presunte speculazioni che potrebbero essere però purtroppo fatali anche per gli stessi speculatori, il sindaco di tutti si dovrebbe preoccupare davvero di tutti, fondando le sue strategie su un problema che accomuna tutti gli ascolani anche quelli delle prossime generazioni: la sismicità del territorio. Un piano di opere che contempli davvero questa problematica, mettendo in sicurezza il metro quadrato esistente e conseguentemente rivalutandolo, darebbe davvero uno slancio al lavoro di cui tutti beneficerebbero e non solo i soliti noti, che stavolta, però, per ingordigia potrebbero fare la fine di Pinocchio che attendeva la crescita dell’albero degli zecchini nel campo dei miracoli”.

venerdì 29 giugno 2012

ASCOLI/ PETRELLI, UDC: "CON ORDINANZA ANTI DEGRADO SENSO SENSO DELLE LIBERTA' PIU' DEBOLE"

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 29 GIU. – “Il recente provvedimento anti degrado emesso dal sindaco di Ascoli Piceno è condivisibile sotto l’aspetto teorico, ma corre il forte rischio di essere assolutamente vano sul versante pratico. Si tratta di un ordinanza, come in passato altre, tra cui quelle anti alcol nel 2009 e anti erbacce nel 2010 per non parlare della “macchina anti graffiti”, non certamente risolutiva e soprattutto non in grado di incidere rispetto a una serie di problemi diffusi in particolare in determinate zone, vale a dire Piazza del Popolo e dintorni. Si teme, tuttavia, sulla base delle numerose segnalazioni quotidiane provenienti dai cittadini, il graduale aumento dei fenomeni di degrado e di disordine pubblico in molte altre zone cittadine. E’ inutile negarlo, da qualche tempo, purtroppo, si sta estendendo in buona parte della città, il forte degrado, frequenti atti vandalici, oltre al diffuso disordine: situazioni che producono nei cittadini stati di  ansia e di disagio. Per ridisegnare il futuro di Ascoli,  non sotto il profilo urbanistico ma sociale e di vivibilità, serve, dunque, una strategia di largo respiro non dettata solo dagli stati emergenziali, ma piuttosto  da una politica più attenta e rigorosa, in grado di contrastare con fermezza le situazioni di  disordine pubblico e di pericolo,  senza far venir meno all’aspetto della solidarietà. Quando è compromessa l’insicurezza collettiva, peraltro, il senso delle libertà diviene sempre più debole”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Udc di Ascoli, Francesco Petrelli.

sabato 23 giugno 2012

ASCOLI/ PETRELLI, UDC: "CONTRO LA CRISI ALMENO IL COMUNE ADERISCA ALLA SOCIETA' DI GARANZIA MARCHE"

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 23 GIU. – Il Comune di Ascoli Piceno, finora spettatore sostanzialmente passivo della crisi che sta falcidiando le imprese locali, almeno aderisca subito, e senza se e senza ma, alla Società Regionale di Garanzia Marche. Ciò consentirà alle imprese che insistono sul territorio di allargare il capitale soggetto a garanzia da parte dell'agenzia pubblica. Si tratta di un operazione a costo quasi irrilevante per l'Arengo ma di fondamentale importanza per la sopravvivenza delle imprese in un momento in cui la mancanza di liquidità per gli investimenti è davvero tragica. La Società opera attraverso un fondo di garanzia che mette a disposizione risorse per aiutare le imprese a vedersi accettare richieste di prestito verso banche restie a concederne. La garanzia è sia di primo grado (l'Ente affianca il compito dei Confidi) che di secondo (l'Agenzia aggiunge un secondo livello di sicurezza per convincere le banche). Dal 2008 il Fondo regionale di garanzia ha impegnato 23,3 milioni di euro garantendo finanziamenti alle imprese per 620 milioni di euro in oltre 14mila operazioni. Ulteriori 3 milioni dovrebbero essere deliberati a breve portando la somma impegnata ad oltre 26 milioni. Le risorse a disposizione sono importanti ma è possibile fare di più. Se anche il Comune di Ascoli aderirà, assicurerà maggior forza alla Società di garanzia. L'Arengo non può rimanere insensibile verso questa opportunità”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Udc di Ascoli, Francesco Petrelli.

mercoledì 20 giugno 2012

A PROPOSITO DEL PROGETTO DEL POLO TECNOLOGICO NELL'AREA EX CARBON...

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 20 GIU. – Ieri è stato presentato il progetto del nuovo polo scientifico e tecnologico che dovrebbe sorgere nell'area Carbon. Un progetto teoricamente ineccepibile con dei costi importanti, considerando che senza contare la bonifica (circa 40 milioni di euro per l'intero sito) oltre 22 sono i milioni per gli investimenti e quasi 6 i milioni per la gestione ordinaria. Mi permetto, quindi, di porre qualche quesito e di fare alcune riflessioni. Chi pagherebbe, tenendo conto che di finanziamenti statali nemmeno se ne parla? Dalla stampa s'apprende che potrebbe essere il mondo industriale. Quale? Quello locale che dal 2005 ad oggi ha prodotto oltre 6000 disoccupati? A pensare male si farà pur peccato, ma spesso ci si azzecca, come diceva il Principe (quello della risata, il solo a me caro)... Non è che le risorse alla fine dovranno venir fuori dai profitti per la vendita dei 700 appartamenti? Come dire agli Ascolani: se volete la bicicletta intanto cominciate a pedalare... La crisi però non da tregua e la disoccupazione aumenta esponenzialmente. Se davvero c'è l'opportunità di fare questo polo, allora si cominci: di stabili sfitti in zona industriale ce ne sono a bizzeffe! Non penso che le edificazioni in area Carbon debbano essere "condicio sine qua non". S'avvii il polo, si dia lavoro agli ascolani, giovani e non, si costruiscano e vendano gli appartamenti e poi si pensi di fare una sede importante per questo polo, che nel frattempo, si spera, abbia raggiunto dimensioni importanti. Diversamente, credo, si rischia solo di fare un buco nell'acqua dove tante famiglie ascolane potrebbero affogare, tenendo conto che i 1200 appartamenti che la Giunta comunale ha in previsione provocheranno una svalutazione immobiliare storica in Città. Una Città, dove, di case sfitte ed invendute ce ne sono sempre di più, dove i salari sono sempre di meno, e dove da recenti dati lo spopolamento è una realtà con cui fare i conti. A far sognare gli Ascolani... si può far peccato!”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Udc di Ascoli, Francesco Petrelli.

domenica 3 giugno 2012

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 02 GIU. – “Quali ragioni posso spingere alcuni consiglieri comunali, come una parte di quelli al Comune di ascoli, ad avversare apertamente (come ha fatto il buon Giuseppe Falciani anche sul suo profilo fb) la parata romana del 2 giugno (preciso che personalmente sono per lo “spalare e non sfilare!”) ed a piombare in un assordante silenzio per la "sobria festa per la repubblica" organizzata dal "nostro" vanitoso sindaco di Ascoli a braccetto col suo predecessore e maestro, attuale presidente della provincia? Non gli è ancora ben chiara la situazione in cui si trova la nostra città (tanto più quando a breve scadranno anche gli ammortizzatori sociali delle grandi fabbriche)? Non hanno capito che non ci saranno più nemmeno le lenticchie per il loro piatto? Visto che il sindaco di Ascoli ed il suo seguito ci tengono tanto alle sfilate ed alle copertine, perché non adottano un provvedimento simbolico come ha fatto il virtuoso (in questo sicuramente!!!) sindaco di Folignano, che ha ridotto di un 20% l'indennità di giunta? Dalla giunta ascolana (escluso l'assessore aliberti che ha avuto già il pudore di azzerarsi l'indennità...) ci aspettiamo che non si tolgano il pane di bocca, ma che almeno amministrino da qui a fine mandato davvero sobriamente questa città rinunciando a sperperi, lustrini e paillettes che finora hanno solo contribuito a svuotare le tasche dei cittadini... nonostante le ottimistiche entrate del bilancio preventivo che si discuterà il 7 giugno in Consiglio comunale”. A dichiararlo è il vicesegretario comunale, Francesco Petrelli.

sabato 2 giugno 2012

ASCOLI/ PETRELLI, UDC: SINDACO VUOL FARSI PUBBLICITA’ ANCHE SULLA PELLE DEGLI ASCOLANI IN DIFFICOLTA’

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 26 MAG. – “Tanto per non perdere occasione per farsi un po' di pubblicità, il Sindaco di "tutti" gli Ascolani qualche tempo fà, riecheggiando temi leghisti, dichiarò: “In Comune stiamo studiando le modalità per superare il rapporto con Equitalia”. Alle parole ed agli “studi”, presumibilmente ancora in corso, ovviamente, finora non è seguito alcun fatto, nonostante che, applicando la le legge 166/2011, che prevede che ogni amministrazione possa non servirsi di Equitalia per incassare dai cittadini i soldi di multe e tributi non pagati, avrebbe già potuto scegliere di dare la riscossione dei crediti insoluti in gestione, alleviando le casse comunali ed aiutando quei concittadini realmente in difficoltà”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Udc, Francesco Petrelli. “In questo modo – spiega il dirigente dell’Unione di Centro -, riuscendo comunque, se non meglio, a monitorare costantemente i furbetti, quelli cioè che non pagano perché credono che le tasse le debbano pagare solo i poveracci, avrebbe potuto dare una mano a quei concittadini che invece sono in oggettive difficoltà, ad esempio con la rateizzazione, senza prima raddoppiare però il credito. Già rinunciando da tempo ad Equitalia il "buon" Sindaco avrebbe anche alleviato le casse comunali visto che il servizio di Equitalia ha dei costi notevoli anche per l’amministrazione: quasi 6 euro a cittadino, che avrebbe potuto dedicare a bonus per la famiglia ed i disoccupati. Estromettere Equitalia dalla raccolta coattiva dei crediti insoluti avrebbe già sensibilmente ridotto pure i rischi dei pignoramenti”. “Con questo sistema – conclude Petrelli, facendosi portavoce dei Liberal dell’Udc - chi non ce la fa a pagare la cartella, lo dice subito al gestore (interno od esterno) che la rateizza senza raddoppiarla. Così non si manda sul lastrico una famiglia, solo perché non riesce a pagare tutto e subito. Anche perché a sobbarcarsi i costi sociali della famiglia in difficoltà è necessariamente la stessa pubblica amministrazione”.