sabato 24 novembre 2012

ASCOLI/ UDC: “ANCORA DEGRADO, MA CASTELLI PENSA ALLA MELONI”

Sant'Emidio alle Grotte

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 24 NOV. 2012 – Sarà perché è impegnato a ben posizionarsi alle primarie del Pdl, ma riguardo a degrado ed incuria il Sindaco di Ascoli sugli occhi ha un intero prosciuttificio. Per non parlare del lavoro, che lui indicò come priorità già alla sfiducia del 14 marzo 2009 al suo predecessore e in tutta la campagna elettorale. Tema che, però, ora gli provoca l’orticaria solo a sentirlo nominare. In compenso, nonostante oltre 20 anni d’amministrazione e  30 di politica alle spalle, Castelli da Formattatore adesso vuol spacciarsi come Giovane del Pdl, seguendo la Meloni pur ammiccando a Storace, non si sa mai che gli elettori si rendano conto che non è arrivato oggi da Marte”. Ad affermarlo è Francesco Petrelli, vicesegretario comunale dell’Udc. “Presso la chiesa di Sant'Emidio alle grotte – illustra Petrelli, sulla base della documentazione raccolta da un’altro dirigente dell’Unione di Centro, Saverio Di Simone -, dal costone che sovrasta l'ingresso si sono staccate da giorni importanti masse rocciose, che nessuno si è preoccupato di far rimuovere. Nemmeno l’antistante associazione Sant’Emidio nel Mondo, cui l’Arengo, un paio d’anni fa, ha concesso in comodato gratuito l’ex Chiesa di Sant’Ilario. In Piazza della Viola, invece, c’è l’ennesima opera in travertino imbrattata da vario tempo nell’indifferenza cronica dell’Amministrazione e di qualche associazione compiacente recentemente in prima fila alla giornata anti-degrado. Tra i miracolosi vantaggi alla Città paventati dal Sindaco per lo spot dell’Orso, c’è finora sicuramente il pavimento sfondato in Piazza del Popolo, sempre nella più totale indifferenza. Tempo fa davanti alle Fontane del Pilotti, poi, sorgevano delle pensiline per l'attesa dei bus, che sono state spostate, perché considerate anti-estetiche: il parcometro e relativo cartello invece sono stati lasciati lì, per arricchire la visuale! Il turismo è insomma davvero un punto forte della giunta Castelli. Ancora in piazza del popolo su palazzo dei capitani, accanto all'ufficio turistico, giace da qualche tempo un "totem multimediale", pagato da noi contribuenti, che dovrebbe informare su orari dei musei, mostre, programmi ed iniziative culturali, invece pubblicizza l’operato di Castelli”. “Sul fronte lavoro – prosegue Petrelli – siamo meravigliati invece perché c’è, almeno finora, sfuggita l’opportuna pubblicità di un concorso della società a socio unico del Comune, l’Ascoli Servizi Comunali, che vorrebbe assumere operatori ecologici. Perché in una Città che sta morendo di disoccupazione a questa notizia non è stato dato lo stesso eco delle varie “passerelle” di Sindaco e Giunta?” “Ad ogni buon conto – conclude Petrelli - per chi fosse interessato al bando, peraltro in scadenza, lo può trovare nel sito del comune, aprendo la pagina “trasparenza amministrativa”, a sinistra si trova la consultazione atti amministrativi. Vi sono 2 link, si clicki su Albo Pretorio dove si apre una pagina con vari documenti con le date di pubblicazione. Si scorrano i documenti ed alla dato 08.11.2012 c’è 2012 / 3608 ATTO PUBBLICATO DI ALTRO ENTE 2012 59115 08/11/2012 08/12/2012 dove ciccare per accedere al bando”.

domenica 11 novembre 2012

ASCOLI/ UDC: “GARAGE VIA CAPPUCCINI, COSA FATTA, TARDI, MA BENE”

L'area dove sorgeranno i garage interrati ed il parcheggio a raso
(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 11 NOV. 2012 – “Cosa fatta finalmente bene! Sebbene si siano dovuti attendere 5 lunghi anni, in Via dei Cappuccini nell’immobile comunale della ex Scuola elementare davanti a piazzale Mussini sono iniziati i lavori di riqualificazione. Dobbiamo darne merito all’Amministrazione comunale ed in particolare all’assessore Lattanzi dal quale però ora attendiamo ulteriori interventi”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Udc, Francesco Petrelli, all’unisono con un altro dirigente del partito di Casini e Ciccanti, Saverio Di Simone (nella foto davanti al cantiere). “Più volte all’Amministrazione comunale – sostengono - avevamo chiesto conto di che fine avesse fatto l’annunciata riqualificazione di piazzale Mussini. Era dal marzo 2007 che l’Arengo, con tanto di determinazioni dirigenziali, aveva promesso di occuparsi di quell’area con la realizzazione di posti auto interrati. Solo nel giugno del 2010 era stato approvato il bando di gara a procedura aperta per la vendita in diritto di superficie di garage privati interrati. Nel mezzo, però, c’era stata una campagna elettorale in cui i residenti erano stati riempiti di promesse che tramutate in voti hanno fruttato la conferma di poltrone importanti come quella dell’assessore Lattanzi. Le promesse, sebbene molto tardi, però sono state mantenute da Lattanzi, che in questo ha evidenziato un chiaro distinguo dall’operato di altri suoi colleghi di giunta occupati solo a pavoneggiarsi tra una passerella e l’altra a braccetto del Sindaco”. “I lavori per i 25 garage interrati – aggiungono – stanno procedendo bene e l’aumento di decoro per la zona è già evidente. L’auspicio è che oltre a concludersi nel migliore dei modi la nuova edificazione proceda in tempi stretti anche riguardo alla pavimentazione del piazzale Mussini antistante la Chiesa di San Serafino con la relativa interdizione alla sosta, visto che nel progetto sopra ai garage interrati sorgeranno posti auto pubblici. Un intervento sicuramente però lo necessitano anche i giardini pubblici affianco al piazzale Mussini in crescente stato di degrado. La vera ciliegina della torta però Lattanzi la metterebbe se rispolvererebbe il progetto dello scomparso assessore Angelini di cui prese il posto in corso di consiliatura: la pensilina sul Tronto in via San Serafino all’altezza dei civici numeri 8-16. Si tratta di un opera che Angelini pur avendo fatto inserire a bilancio non riuscì a realizzare, ma che oggi avrebbe una grande importanza sia per migliorare la sede stradale e creare nuovi posti auto, sia per consentire ai turisti l’unica veduta completa sullo straordinario paesaggio di “Rrete li Mierghe”. Quest’opera permetterebbe anche di dotare finalmente di marciapiedi la stretta e pericolosa Via San Serafino nel tratto costeggiante in particolare il muro del Convento dei Cappuccini”. “Siamo fiduciosi – concludono Petrelli e Di Simone – che l’assessore Lattanzi entro questa consiliatura vorrà sia completare al meglio i lavori iniziati, sia porre qualcosa di più delle basi per la pensilina. Di certo i residenti del suo Quartiere e gli Ascolani tutti gliene saranno grati, noi per primi”.

venerdì 9 novembre 2012

ASCOLI/ UDC: “SU CITTA’ DELLO SPORT BRUGNI MENTE SAPENDO DI MENTIRE”

(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 09 NOV. 2012 – “Se il titolo “tanto atteso” di Città europea dello Sport 2014 porterà i benefici auspicati dall’Arengo saremo pronti a fare il “mea culpa”, ma allo stato attuale delle cose l’assessore Brugni, purtroppo, mente, sapendo di mentire”. Così Francesco Petrelli, vicesegretario comunale dell’Udc, ribatte all’esponente dell’Arengo. “Innanzitutto – attacca l’esponente del partito di Casini e Ciccanti - se la cifra inferiore a 2000 mila euro è stata utilizzata solo per ospitare la commissione e per il dossier, il sindaco Castelli a Bruxelles si è recato a sue spese? In nome della trasparenza, invece di fare del populismo da bassa macelleria, Brugni si preoccupi di dettagliarle le spese, sia passate che future, visto che nel conto intanto deve includere anche i manifesti”. “Nel tentativo goffo di distogliere l’attenzione sul grave stato di degrado cittadino – spiega Petrelli – Castelli ed il suo fedele assessore Brugni vorrebbero far passare il titolo di Città Europea dello Sport, al pari di una selezione per le prossime Olimpiadi.
Per carità, il titolo è sempre una cosa positiva, ma sarebbe giusto relegarlo per quello che è: una sorta di bandiera blu o arancione o poco più. Come funziona? Di Capitale ne è nominata una all'anno, di città varie per i centri sopra i 25mila abitanti e di town varie per quelli sotto i 25mila. Di Brindisi, Latina e Rapallo, altre località che hanno preso il titolo di città, si sapeva già da alcuni giorni prima (si veda sul web), mentre Brugni & company hanno fatto finta che si sapesse solo da Bruxelles... da un aula desolatamente vuota…”.
“Riguardo ai ritorni tanto decantati dall’Arengo – ancora Petrelli -, la Comunità Europea nel bilanci del 2014-2019 complessivamente destinerà ai grandi eventi sportivi circa 210 milioni di euro. Tra tutti i progetti presentati si dovrebbe dare qualche punto in più a quelli delle città vincitrici come Capitale, Città o Town Europea dello Sport. Di concreto e realistico però v’è ben poco o comunque niente più che non si possa prendere con una domanda fatta alla Comunità europea per un progetto valido. Siamo certi che quando arriveranno i finanziamenti e le opportunità, che sono stati annunciati in pompa magna, il buon Brugni effettuerà la stessa campagna mediatica per renderveli noti… Noi attendiamo fiduciosi ma nel mentre ci domandiamo perché gettare tanto fumo negli occhi agli Ascolani? Forse per coprire uno stato gravissimo di disoccupazione, dopo che in campagna elettorale si è disegnato un ben altro scenario? Gli Ascolani si stanno rendendo conto da soli su chi li prende realmente in giro e li offende quotidianamente, in particolare di chi lo fa percependo anche un lauto stipendio pubblico che tanti concittadini non hanno purtroppo ormai più”.

mercoledì 7 novembre 2012

ASCOLI/ UDC: “QUANTO COSTA IL TITOLO DI CITTA’ EUROPEA DELLO SPORT?”


(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 08 NOV. 2012 – Quanto è costato e quanto ancora costerà ai cittadini il “tanto atteso” titolo di Città Europea dello Sport 2014 all’Arengo? A chiederselo è il vicesegretario comunale dell’Udc, Francesco Petrelli. In particolare l’esponente dell’Unione di Centro vorrebbe sapere “quanto è costata la visita di tre giorni della commissione Aces ad Ascoli, prima della consegna del titolo? Il comune di Pescara, infatti, lo scorso anno per ottenere lo stesso titolo avrebbe stanziato quasi 120 mila euro, spesi per cene, cerimonie in pompa magna, alloggi in alberghi di lusso e pubblicità”. “Siamo certi – prosegue - che ad Ascoli non sia avvenuto altrettanto, ma di questi tempi con oltre 6000 disoccupati in città, la domanda non poteva non sorgere spontanea, nonché legittima almeno in nome della trasparenza. Anche perché risulta che Firenze, lo stesso anno di Pescara, per ottenere lo stesso titolo di euro ne abbia sborsati poco meno di 2000”.
“Da Pescara - conclude -, inoltre, s’apprende che dopo quel titolo da parte della commissione internazionale Aces, per il capoluogo adriatico non è cambiato nulla. Pescara sarebbe dovuta diventare, secondo le aspettative, un punto di riferimento per lo svolgimento di manifestazioni sportive di livello internazionale. L'unico evento di rilievo è quello della Nazionale di calcio allo stadio Cornacchia. Partita che, dicono, probabilmente, era comunque in programma, nonostante il titolo”.

domenica 4 novembre 2012

ASCOLI/ UDC A BRUGNI: DOV’È L’ALLEGRA MACCHINA DA GUERRA ANTIWRITERS?



L'Edicola di Porta Cappuccina ancora imbrattata
La Fontana di Piazza Arringo visibilmente lesionata 
(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 04 NOV. 2012 – “Sull’Ascoli dei writers l’assessore Massimiliano Brugni ha perso l’ennesima occasione per stare zitto. Invece di cospargersi il capo di cenere e rimboccarsi una buona volta le maniche, si è dedicato allo sport preferito del suo Sindaco: predicare benino e razzolare malissimo”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Unione di Centro, Francesco Petrelli. “Per carità – spiega l’esponente dell’Udc – giustissima e legittima è la difesa delle nuove generazioni ascolane, ma invece d’interrogarsi sui “ritorni” di Ballarò, perché non s’interroga su come arginare il dilagante degrado cittadino, opera per la quale è peraltro lautamente stipendiato? Come hanno avuto seguito le belligeranti dichiarazioni del sindaco sui writers? Che fine ha fatto l’allegra macchina da guerra anti-writers (riccamente pagata dalla Fondazione Carisap) che nei sogni dell’Amministrazione avrebbe dovuto ripulire tutti i muri imbrattati? La convenzione che l’Arengo sottoscrisse nel 2010 per l’impiego della macchina lavante con l’associazione “L’Ambiente è vita” è ancora in essere? La verità, purtroppo, è che la situazione del degrado cittadino è assolutamente fuori controllo. Le discariche abusive lievitano: ultima quella di Via della Filatura. Le opere d’arte ed architettoniche d’ogni fattezza e valore (l’intero Viale De Gasperi, il ponte romano Gran caso, la fontana di Piazza Arringo, i giardini pubblici di Corso Vittorio Emanuele) sono sempre più bersagli inermi sotto il fuoco delle bombolette dei writers, che Brugni definisce “pochi”. Anche in vie e piazze particolarmente frequentate gli arredi urbani danneggiati, sporchi e resi inutilizzabili (Monticelli, l’Asilo di San Domenico) sono lasciati al loro destino. Evidenti sono le lacune ed i disservizi (come in Via Marcello Federici) di una differenziata pubblicizzata ai quattro venti dal Sindaco. Per non parlare di importanti arterie di comunicazione come il Ponte di San Filippo e Giacomo, dove la sicurezza pubblica è assicurata da anni da transenne posticce, oppure del disordine e la trascuratezza, che regnano sovrane al Civico Cimitero a Borgo Solestà”. “Aldilà dai moralismi da Libro Cuore di Brugni – ancora Petrelli -, quest’Amministrazione sul degrado naviga a vista, costretta a correre stizzita a destra ed a manca per mettere pezze sulla base di segnalazioni e lamentele dei cittadini. Da parte dell’Arengo non vi è nemmeno spirito di collaborazione con chi denuncia, o almeno non lo vi è con chi non rientra nell’esclusivo club degli amici ed amici degli amici”. “Emblematica – conclude il dirigente del partito di Pierferdinando Casini ed Amedeo Ciccanti – è la sviolinata di Brugni ad Ascoli Da Vivere, che indubbiamente ha grandi meriti, ma che non può e non deve sostituirsi ad un amministrazione deputata e pagata per assolvere a tali mansioni. Indicativo è il caso del nostro Saverio di Simone che ha segnalato l’Edicola del Ponte di Porta Cappuccina, recentemente restaurata ed oggi ancora imbrattata, e si è visto rinfacciare da Ascoli Da Vivere un intervento acciarpato ad un insegna del lavatoio che dista pochi metri. Della serie “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”.