(PRESSOFF.INFO)
ASCOLI PICENO, 09 NOV. 2012 – “Se il titolo “tanto atteso” di Città europea
dello Sport 2014 porterà i benefici auspicati dall’Arengo saremo pronti a fare
il “mea culpa”, ma allo stato attuale delle cose l’assessore Brugni, purtroppo,
mente, sapendo di mentire”. Così Francesco Petrelli, vicesegretario comunale
dell’Udc, ribatte all’esponente dell’Arengo. “Innanzitutto – attacca
l’esponente del partito di Casini e Ciccanti - se la cifra inferiore a 2000
mila euro è stata utilizzata solo per ospitare la commissione e per il dossier,
il sindaco Castelli a Bruxelles si è recato a sue spese? In nome della
trasparenza, invece di fare del populismo da bassa macelleria, Brugni si
preoccupi di dettagliarle le spese, sia passate che future, visto che nel conto
intanto deve includere anche i manifesti”. “Nel tentativo goffo di distogliere
l’attenzione sul grave stato di degrado cittadino – spiega Petrelli – Castelli
ed il suo fedele assessore Brugni vorrebbero far passare il titolo di Città
Europea dello Sport, al pari di una selezione per le prossime Olimpiadi.
Per carità, il titolo è sempre una cosa
positiva, ma sarebbe giusto relegarlo per quello che è: una sorta di bandiera
blu o arancione o poco più. Come funziona? Di Capitale ne è nominata una
all'anno, di città varie per i centri
sopra i 25mila abitanti e di town varie
per quelli sotto i 25mila. Di Brindisi, Latina e Rapallo, altre località che
hanno preso il titolo di città, si sapeva già da alcuni giorni prima (si veda
sul web), mentre Brugni & company hanno fatto finta che si sapesse solo da
Bruxelles... da un aula desolatamente vuota…”. “Riguardo ai ritorni tanto decantati dall’Arengo – ancora Petrelli -, la
Comunità Europea nel bilanci del 2014-2019 complessivamente destinerà ai grandi
eventi sportivi circa 210 milioni di euro. Tra tutti i progetti presentati si
dovrebbe dare qualche punto in più a quelli delle città vincitrici come
Capitale, Città o Town Europea dello Sport. Di concreto e realistico però v’è
ben poco o comunque niente più che non si possa prendere con una domanda fatta
alla Comunità europea per un progetto valido. Siamo certi che quando
arriveranno i finanziamenti e le opportunità, che sono stati annunciati in
pompa magna, il buon Brugni effettuerà la stessa campagna mediatica per
renderveli noti… Noi attendiamo fiduciosi ma nel mentre ci domandiamo perché
gettare tanto fumo negli occhi agli Ascolani? Forse per coprire uno stato
gravissimo di disoccupazione, dopo che in campagna elettorale si è disegnato un
ben altro scenario? Gli Ascolani si stanno rendendo conto da soli su chi li
prende realmente in giro e li offende quotidianamente, in particolare di chi lo
fa percependo anche un lauto stipendio pubblico che tanti concittadini non
hanno purtroppo ormai più”.
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